Descrizione
Re Parîkshit, nipote di Arjuna, si trova ad essere strumento per raccogliere le storie avvincenti della vita di Krishna, in modo che tutti possano in seguito trarne delizia ed elevazione.
La grande devozione a Krishna porta il re a raccogliere dalle labbra del leggendario saggio Vâsa le storie relative al rapporto tra i suoi antenati, i fratelli Pândava, e l’Avatâr.
Poco più tardi, nell’imminenza della sua morte, da un altro grande saggio, Shuka, riceve il dono della narrazione dei gloriosi episodi della vita terrena di Krishna, con la quale santifica le sue ultime ore, rivolge per intero la sua mente verso Dio, e si prepara a fondersi in Lui quando il serpente del destino lo morderà.
Shuka, il Grande Maestro, sempre immerso nella completa consapevolezza della Realtà, conferma al re che chiunque s’imbeva del nettare di tali narrazioni con il cuore colmo di fede e di Divino anelito, e possegga la preparazione e la risolutezza necessarie, può raggiungere la Meta Suprema dell’uomo, può conseguire la Realizzazione del Sé.
L’Avatâr del nostro tempo, Srì Sathya Sai Baba, distilla dall’antico testo del Bhâgavata Purâna il principale filone narrati-vo, e completa il quadro storico degli eventi che dalla dipartita di Krishna portarono al memorabile raduno sulle rive del Gange, durante il quale quella storia ineguagliabile fu narrata per tutti noi.