26 Giugno 1981 – Il Gāyatrī mantra

26 Giugno 1981 

Discorso Divino di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba

Il Gāyatrī mantra

[1] Il gāyatrī mantra ha in sé la validità dei Veda e contiene l’essenza dell’insegnamento vedico. Ogni Veda comprende uno dei seguenti mahāvākya, i grandi assiomi sulla Suprema Realtà, e dalla loro sintesi emerge il gāyatrī mantra:

1.prajñānam brahma !”ानम् ‘( – ‘La suprema Consapevolezza è brahman’ (Aitareya upaniṣad 3.3 del Ṛgveda
2.tat tvam asi तत् *वम् अ-स – ‘Quello tu sei’ (Chāndogya upaniṣad 6.8.7 del Sāmaveda)
3.ayam ātmā brahma अयम् आ*मा ‘( – ‘Questo ātma (Sé) è brahman’ (Māṇḍūkya upaniṣad 1.2 dell’Atharvaveda)
4.aham brahmāsmi अहम् ‘( अि3म – ‘Io sono brahman’ (Bṛhadāraṇya-ka upaniṣad 1.4.10 del Śukla Yajurveda).

Il gāyatrī mantra racchiude in sé tutte le Divinità.

Il sacro cordone composto da tre fili (yajñopavīta) deve essere portato dal discepolo che è stato iniziato alla recitazione del mantra poi-ché egli dovrà eseguire tre rituali sacri: quando il sole sorge e tramonta e quando è allo zenit. In tali riti si venera la Trinità, Brahmā, Viṣṇu e Śiva, e lo scopo è quello di invocare gli Dei affinché benedicano il novizio aiutandolo a condurre una vita buona in tutti i tempi (passato, presente e futuro), e in tutti i luoghi (nei cieli, sulla terra e nelle regioni inferiori).La gāyatrī rende divini i cinque elementi, rappresenta le Divinità che presiedono agli stessi e viene adorata come la ‘Dea dai cinque volti.’ Oṁ è il primo dei cinque volti o aspetti; bhūr bhuvaḥ svaḥ è il secondo; tat savitur vareṇyaṃ è il terzo; bhargo devasya dhīmahi è il quarto; dhiyo yo naḥ pracodayāt è il quinto aspetto.Grazie alla meditazione sulla gāyatrī, l’aspirante può divenire consapevole del Principio interiore che attiva i cinque elementi, i cin-que soffi vitali del corpo umano e i cinque involucri che racchiudono l’ātma o il divino Sé. Vi sono tre energie di base che governano l’uomo: quella fisica (ādhibautika(1)), quella mentale (ādhidaivika(2)) e quella spirituale (ādhyātmika (3)).
Anche il mantra (4) ha tre aspetti detti: Gāyatrī, Sāvitrī e Sarasvatī (5). Gāyatrī presiede all’aspetto mentale, Sāvitrī a quello fisico e Sarasvatī a quello spirituale. Questi tre livelli devono essere purificati e sublimati affinché l’uomo possa realizzare la meta della vita, e tale grande obiettivo può essere raggiunto recitando il gāyatrī mantra e meditando su di esso.

Praśānti Nilayam, 26.06.1981

1 Ādhibautika – Si riferisce al piano terreno, fisico e ai suoi oggetti.
2 Ādhidaivika – Si riferisce al piano mentale, intellettuale, emotivo.
3 Ādhyātmika – Si riferisce al piano spirituale, quello del brahman.
4 Gāyatrī mantra – Si tramanda che il gāyatrī mantra sia stato rivelato dal precettore di Rāma, il ṛṣi Viśvāmitra, il cui nome significa ‘Amico di tutti, che desidera il bene del mondo.’ Il mantra si trova nel Ṛg Veda al libro o maṇḍala 3.062-10, e viene descritto come la ‘Madre di tutti i Veda.’ Una delle sue peculiarità è proteggere e sostenere il jīvi, il Sé individuato che ha assunto nome e forma. Questo mantra è stato estesamente descritto nel libro “Gāyatrī Mantra secondo gli insegnamenti di Śrī Sathya Sai Baba” – edito da Mother Sai Publications.
5 Quando il gāyatrī mantra protegge chi lo recita e ne sviluppa l’intelligen-za e l’intuizione, questo aspetto è detto Gāyatrī. Quando protegge le forze vitali o i cinque prāṇa, è conosciuto come Sāvitrī ed è la Divinità che protegge coloro che conducono una vita fon-data sulla verità. Quando protegge la parola, è detto Sarasvatī.